Intelligence e Polizia Postale e delle Comunicazioni contro il cyberterrorismo.
Il bilancio del 2016 ci conferma che, sul fronte della lotta al terrorismo informatico e al contrasto dei fenomeni di eversione, sia a livello nazionale sia internazionale, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, insieme all’importante lavoro dell’Intelligence, sta portando buoni risultati grazie all’utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica. In quest’anno la Polizia Postale, infatti, è stata chiamata a far fronte a nuove sfide investigative sulle macro-aree di competenza, in particolare negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, del financial cybercrime e di quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche riconducibili a forme di fondamentalismo religioso di matrice islamista, anche nel contesto internazionale. Con legge riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, a causa della rapida diffusione dell’uso di Internet e dei vari punti di debolezza che la Rete stessa porta con sé, inizia questa lotta, quindi, a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione. Obiettivo principale dell’ente è il continuo aggiornamento delle proprie conoscenze informatiche per fornire un'adeguata risposta alle sempre nuove frontiere tecnologiche della delinquenza. Con il boom di utenti online degli ultimi anni di conseguenza anche i reati sono cresciuti esponenzialmente. I dati resi pubblici in questi primi giorni del 2017 ci dicono, infatti, che, grazie al controllo approfondito di 412.447 spazi web, sono stati oscurati più di 500 contenuti web oltre a 13 profili Facebook e Twitter per prevenire possibili attacchi di cyberterrorismo. L’attività di monitoraggio delle principali piattaforme social condotta con l’ausilio di un mediatore di lingua araba ha consentito di segnalare all’Autorità giudiziaria numerosi profili che conducevano un’azione di aperto sostegno all’ISIS attraverso la pubblicazione di immagini e video inneggianti alla Jiihad. Questo lavoro ha portato, inoltre, all’arresto di due persone e alla denuncia di altri otto individui legati ad attività illecite. Altri settori su cui lavora la Polizia Postale sono quelli legati al tema della pedopornografia e degli attacchi informatici perpetrati verso aziende ed enti. Nel primo caso sono state coordinate 576 indagini che hanno portato a 51 arresti e 449 denunce, nella maggior parte legate all’allarmante fenomeno dell'adescamento online dei minori in continua crescita, che ha registrato 313 casi trattati con l'arresto di 6 persone e la denuncia di altre 177. Riguardo la protezione delle infrastrutture più importanti di aziende ed enti, invece, in un anno in cui gli attacchi informatici sono aumentati moltissimo rispetto agli anni passati, la Polizia Postale ha gestito 831 attacchi nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, gestendo oltre 5mila alert per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce nei confronti degli stessi. Nell’anno del Giubileo inoltre il CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche) si è focalizzato specialmente su questo grande evento creando un dispositivo dedicato alla prevenzione di eventi cyber critici, o di veri e propri attacchi informatici in danno di infrastrutture informatizzate impegnate per l'evento in questione. Con la conclusione del Giubileo possiamo essere sicuri che il lavoro svolto sia stato ottimo dal momento che ogni possibile attacco è stato scongiurato.
«Considerato che il trend delle truffe e delle frodi informatiche è in aumento, parallelamente all’aumento dell’uso delle nuove tecnologie, analoghe attività di prevenzione saranno riproposte nel 2017, allo scopo di far conoscere a quanti più cittadini possibili le modalità di azione dei truffatori informatici e le tecniche per evitare di cadere nelle loro trappole, sempre più raffinate» questa la dichiarazione di Alessandra Belardini, dirigente del Compartimento. Nel 2016 sono state presentate, sinfatti, da parte di cittadini ed aziende: 385 denunce truffe perpetrate con i mezzi informatici e 473 denunce di frodi informatiche, che hanno portato a deferire 46 soggetti all’autorità giudiziaria. In materia di contrasto al phishing o alla clonazione di carte di credito e/o debito, perpetrate con il furto di identità digitali e al furto di ingenti somme da conti correnti di società o risparmiatori, sono state eseguite operazioni di particolare interesse anche a livello nazionale. Nel campo del financial cybercrime lo scambio immediato di informazioni attraverso la piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, ha consentito alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di bloccare le transazioni in frode per un importo di 2.889.310,00 euro e di recuperarne 568.350 euro. La Rete è diventata terra (virtuale) di nessuno, dove pullulano ladri, truffatori, terroristi, disinformatori, pedofili, pirati e criminali di ogni tipo, quindi il lavoro di prevenzione di enti come la Polizia Postale e delle Comunicazioni sono fondamentali per ogni cittadino che voglia vivere internet in maniera serena e sentirsi comunque protetto anche fuori dalla propria casa sapendo che esiste qualcuno che controlla il web per prevenire non solo attacchi su internet, ma anche crimini reali. I reati online di ogni tipo, infatti, possono minare la sicurezza di intere nazioni (come abbiamo visto nelle settimane passate riguardo l’esito delle elezioni americane e le accuse di Obama agli hacker russi colpevoli di aver condizionato l’esito del risultato finale), la prevenzione, quindi, ed il controllo sono fondamentali ad ogni livello.