4 Novembre Tricolore, la festa delle Forze Armate - di Generale Gianfranco Milillo
Il 4 Novembre ricorre la giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. Questa festività fu istituita al termine della Prima guerra mondiale per celebrare la vittoria dell’Italia e il completamento dell’unità nazionale. La data ricorda l’armistizio firmato il 3 Novembre 1918 a Villa Giusti, presso Padova, dal Generale Pietro Badoglio e dal Generale austriaco Victor Weber Von Webenau che fissava alle ore 15 del giorno 4 Novembre la cessazione delle ostilità dopo la vittoriosa (per gli italiani) battaglia di Vittorio Veneto. Negli anni successivi la festività fu anche l’occasione per commemorare le 700.000 vittime italiane che la guerra aveva provocato ed è anche l’unica festa che ha attraversato l’Italia monarchica, l’epoca fascista e l’età repubblicana. Fino al 1976 era anche giorno festivo a tutti gli effetti, ma dal 1977 fu abolita come festività e celebrata la prima domenica di Novembre. C’è stato anche un periodo (negli anni ’70) in cui fu oggetto di contestazione da parte di movimenti e partiti antimilitaristi ed era meno sentita a livello popolare. Si deve all’impulso del Presidente Carlo Azeglio Ciampi se, dagli anni Duemila, la data del 4 Novembre è tornata ad essere celebrata con orgoglio dalle istituzioni e dai molti cittadini.
Questa festività si unisce alle altre che celebrano momenti fondamentali della nostra storia: il 17 Marzo, anniversario della proclamazione del Regno d’Italia (1861), il 2 Giugno, la festa della Repubblica Italiana, che ricorda la data del referendum istituzionale del 1946, il 25 Aprile, data della Liberazione al termine della 2° guerra mondiale. La giornata ha visto le più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Matteo Renzi, ai presidenti del Senato e della Camera (Pietro Grasso e Laura Boldrini) insieme al Ministro della Difesa, e al sindaco di Roma, partecipare al picchetto d’onore schierato a Piazza Venezia. Tra gli altri erano schierati, rappresentanti delle forze armate che sono intervenuti nelle zone colpite dal sisma. Una corona d’alloro è stata deposta al monumento al milite ignoto e un paracadutista ha portato in volo un gigantesco tricolore di 250 metri quadrati ed è atterrato, infine, sulla piazza. Nel cielo hanno sfrecciato gli aerei delle Frecce Tricolori creando una lunga bandiera sulle meraviglie di Roma. Ancora in questa data sono state aperte al pubblico strutture militari e musei con cimeli storici e in molti luoghi si sono tenuti concerti con le bande dell’esercito. Il Presidente Mattarella, durante il suo intervento, ha rivolto, infine, il proprio ringraziamento alle forze armate che ancora oggi sono impegnate in vari settori e in molti luoghi del mondo per l’aiuto alle popolazioni in difficoltà e per ripristinare la pace là dove questa è compromessa.