45 anni di lotta alla mafia
Il 14 maggio 1964 a Corleone il primo storico arresto del Capo Mafia Luciano Liggio Storie e racconti del nostro passato. Storie nascoste e dimenticate ma vere storie. Erano i tempi di una crescente vitalità della criminalità mafiosa. I tempi in cui chi tradiva pagava con la vita, chi non si allineava alla volontà del Padrino prima o poi finiva male, magari in qualche colonna di cemento armato. I tempi delle "giuliette al Tritolo" della Strage di Ciaculli in cui perirono il Tenente dei carabinieri Mario Malausa e i valorosi militari presenti. Gli stessi tempi della criminalità e delle prime violenze ed imposizioni dei Totò Riina e dei Corleonesi. Erano i tempi in cui si formava la terribile squadra della morte della mafia. Mafiosi contro mafiosi che vedevano sempre più vincitore e riconosciuto come unico Boss di Corleone il "campiere" Luciano Liggio. Erano i primi anni sessanta, quelli che registrarono l'ascesa dei Corleonesi che dalla periferia, con riconosciuta abilità ed astuzia, iniziarono ad allargare la loro area di illeciti interessi raggiungendo Palermo e poi l'America. Accordi tra "famiglie" che vedevano anche il crescere indisturbato di una politica corrotta ed interessata ai giochi e ai poteri mafiosi capeggiati dal ben più noto Vito Ciancimino. Un crescere continuo di una mafia agli ordini dell'inarrrestabile boss Luciano Leggio, detto Liggio, soprannominato "La Primula Rossa". Luciano Liggio, giovane di grande rispetto, di bella presenza, campiere di nobili e dei più notabili di Corleone, assurge al potere dopo l'uccisione dell'allora capo mafia di Corleone, Dott. Navarra, il quale una sera al rientro da Palermo a bordo della sua Fiat 1100 nera, per colpa di alcune note divergenze politiche e di azione, viene eliminato senza discussione ed in modo plateale, crivellato dai centinaia di colpi sparati dai mitra di Liggio e dai suoi picciotti Rina e Provenzano. Storie macrabe come è sempre stata la vita e la storia della mafia, Storie macabre come sono stati sempre gli interessi della mafia...