La solitudine
GIUSEPPE FAUSTO MILILLO (Casoria 1953) esordisce in poesia con "Solitudine" dopo avere vissuto, proprio in solitudine, il più interessante periodo della sua vita, trascorso fra molte difficoltà nelle depresse zone della Basilicata, dove, come ufficiale dei Carabinieri, era stato destinato a svolgere il servizio istituzionale della Benemerita.
La desolazione che coglie in quella terra, la privazione di qualsiasi conforto, la lontananza dagli affetti familiari, ma, soprattutto, il forzatg. distacco dalla donna amata ispirano queste sue rime.
Il sisma del 23-11-80 lo trova, uolontano prima e comandato poi, fra i primissimi ad accorrere con i suoi militi nei comuni di Balvano, Sant'Angelo dei Lombardi, Calabritto, Senerchia e Caposele.
È appunto il macabro spettacolo che si offre ai suoi occhi per varie settimane, che tocca il suo animo e che gli da
la possibilità di esprimersi in altri versi.
Inoltre, il tanto desiderato matrimonio con Anna e la meravigliosa nascita di ;[auro, lo hanno ispirato per il
completamento di questo suo primo libro.