Salvo D'Acquisto - Eroe e Martire
Trattare il "gesto" di un "Prode" non è certamente agevole.
descrivere l' "atto" di Uno del tantissimi "Eroi" che costellano i cieli della Patria é, piuttosto, impegnativo.
illustrare, però, il sublime esempio offerto da un fulgido Super-Eroe, da un Martire, è, addirittura, presunzione.
Scusatemi, perciò, se "Oso", ancorchè con estrema umiltà, accingermi a varcare la soglia ed entrare nel "Sacrario", nei "Sancta Sanctorum", degli "Eroi" dell 'Arma Benemerita, per tentare di trarre - per pochi istanti - da quel glorioso firmamento la "Stella più pura", l' "Astro più splendido", quello più autenticamente "celestiale", cioè: (Voi l'avete già intuito) "Salvo D'Acquisto".
Come più innanzi vedremo, il Suo stesso nome "Salvo" Gli è veramente proprio dacchè, per certi aspetti, Egli fù "predestinato", quale puro ed accetto olocausto - a far "salvo" o riscattare iI prossimo, ad imitazione di Cristo che, per disegno divino, fu "preconizzato" a "far salvo" o riscattare l'intero genere umano.
Salvo D'Acquisto, nasce a Napoli, primo di cingue figli, il 17.10.1920, da famiglia cristiana e profondamente onesta (madre napoletana, padre palermitano):
a 18 anni si arruola "volontario" nella "Benemerita" Arma dei CC.;
a 19 anni, vince Il concorso e frequenta Ia "Scuola Sottufficiali";
a 20 anni, ne esce "'Vice Brigadiere" e, poco dopo, viene mobilitato;
a 21 anni, viene inviato in Africa Sett. con la Div. aerea "Pegaso";
a 22 anni, lo troviamo eff. alla Stazione di Torre in Pietra (Roma).
Ed è, proprio qui, che per Salvo D'Acquisto, scocca la fatidica ora che lo rivelerà un'ineguagliabile "Super eroe", dell'Arma e della Patria ed, altresì,"Martire di carità" della Chiesa.
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