Fdo fanno quel che possono ma famiglie devono vigilare
Napoli, Milillo (Legalità e sviluppo): Fdo fanno quel che possono ma famiglie devono vigilare "E' il limite socio culturale che va superato"
"Il sangue dei morti di camorra, può essere lavato solo da una rinascita culturale della città, un risveglio del tessuto sociale che dica no a ogni forma di illegalità: sappiamo bene che è subendo o accettando i piccoli compromessi che si inizia a delinquere. La parola legalità, di cui si è abusato, ha un significato forte: inculcarla nei giovani è il primo passo, alla famiglia il ruolo di vigilare sulle vite dei ragazzi. Le Forze dell'Ordine arrivano dopo, in fase di repressione, quando il problema è già conclamato". Lo dice al VELINO Gianfranco Milillo Generale a riposo dei Carabinieri, della Fondazione Legalità e Sviluppo intitolata al padre, il celebre ufficiale dell'Arma che strinse le manette ai polsi del super latitante mafioso Luciano Liggio. Il generale Milillo è stato a lungo al Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli, anche durante la sanguinosa faida di camorra a Secondigliano spesso rievocata in queste ore per gli omicidi che si stanno susseguendo. "Ricordo bene i vertici per la sicurezza con i Ministri dell'Interno e della Difesa di allora: per quanto ci fosse un forte dispiegamento di uomini e mezzi, spesso i regolamenti di conti tra clan andavano avanti affidando ai minorenni il lavoro sporco: è qui che bisogna intervenire. I ragazzi alla mercé della malavita rappresentano nuova linfa per le mafie. L'attività nelle scuole che portiamo avanti come Fondazione Legalità e Sviluppo - sottolinea il Generale Milillo - è mirata proprio a spiegare ai ragazzi, senza giri di parole e con esempi chiari che la spirale della malavita li può avvolgere senza che neanche se ne accorgano. Basta un piccolo favore che ci si finisce dentro". "Se in tanti anni di carriera c'è una cosa che ho capito, è che lo Stato può e deve fare molto, ma le famiglie devono vigilare sui loro ragazzi, capire chi frequentano e dove vanno, perché hanno disponibilità di soldi se non gli arrivano da loro. Si può e si deve anche - ammonisce il Generale Milillo - arrivare a gesti forti come denunciare i propri figli - se davvero vogliamo salvarli".