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Giffoni Festival, Gubitosi riceve premio legalità Cinema Cultura 2013

Riconoscimento per il direttore artistico della kermesse

“Cinema e cultura, un’idea nata per i giovani e per il loro futuro”. Con questa motivazione il direttore artistico del Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, ha ricevuto il Premio Legalità “Cinema Cultura 2013”, promosso dalla Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo “Generale dei Carabinieri Ignazio Milillo”.

Il premio è indirizzato a coloro che con le proprie azioni, il proprio lavoro e le proprie espressioni dall’alto spessore sociale e imprenditoriale, contribuiscono a tutelare, oltre che a promuovere, il vero senso della cultura e della legalità. Alla premiazione sono intervenuti il generale Gianfranco Milillo, presidente della Fondazione, Maria Luisa de Feo, presidente del Rotary Club Paestum Centenario e Luigi Scorziello, presidente della BCC di Aquara. “Un premio del territorio per il territorio – ha dichiarato Gubitosi durante la premiazione – si tratta di un riconoscimento che mi inorgoglisce perché crea un ponte di rinnovata collaborazione tra il Festival, la Fondazione Milillo e il territorio di Paestum che quest’anno abbiamo adottato con una serie di importanti iniziative. Nelle vostre mani, ma soprattutto nelle vostre menti, c'è il futuro e domani ci sarà il passato di un Paese grande anche per il cinema che ha saputo esaltare i suoi veri eroi". Lo ha detto Gianfranco Milillo, generale dei Carabinieri a riposo, rappresentante della Fondazione Legalità e Sviluppo Ignazio Milillo, a margine della premiazione dei giovani del Giffoni Film Festival. "L'arte di fare cinema spesso diventa anche arte del racconto storico: uomini, personaggi, eroi.

È per questo - ha sottolineato il Generale Milillo - che mi rivolgo a voi futuri attori o anche solo spettatori, magari critici: non soffermatevi all'apparenza di una sceneggiatura ma andate oltre e immaginate cosa significhi calarsi nei panni di un'altra persona trasmettendo anche solo con uno sguardo un'emozione, un pensiero". Il Generale Milillo, prima di lasciare Giffoni, ha lanciato un appello: "Attenzione a quei copioni che mirano a esaltare, solo per il piacere economico dei produttori, personaggi che hanno sporcato l'immagine dell'Italia. Mi viene in mente quella fiction, 'Il capo dei capi', che oltre a rappresentare un falso storico, ha estremamente enfatizzato le figure dei malavitosi rendendoli dei miti agli occhi dei giovani. Per cui - conclude il Gen. Milillo- ricordate che la legalità può significare anche raccontare la storia, ma con sincera onestà, perché anche dal grande schermo si formano le coscienze".

articolo originale su Ilvelino.it